#architetturainferro - EDH ozzano2.0

In questo articolo voglio condividere l'esperienza di ricerca e progettuale che ho svolto per realizzare un mio recente lavoro, ovvero una villetta bifamiliare, dove ho potuto applicare la ricerca e l'esperienza maturata sui materiali e sulle tecnologie in questi anni. Il progetto è una villetta bifamiliare posta su 2 piani fuori terra e sottotetto, il disegno se pur semplice è ricercato e l'esterno rispecchia la disposizione interna. Lo studio che abbiamo realizzato è iniziato qualche anno fa con la realizzazione di un piccolo edificio ed è incentrato sul sistema costruttivo. Lo studio nasce dall'esigenza di trovare un metodo costruttivo alternativo al tradizionale (muratura portane o cemento armato) ma anche al legno (a pareti portanti o a scheletro), che non considero molto adeguato ad alcune latitudini o ai climi delle zone pianeggianti che sono molto differenti dalle condizioni in cui il legno è utilizzato da sempre. Il concetto è stato quindi di realizzare una costruzione che fosse in linea con le normative attuali tra cui l'antisismica e il risparmio energetico, ma anche che avesse una struttura versatile, quindi puntiforme, con alte caratteristiche di isolamento termico e semplicità costruttiva. Abbiamo quindi pensato una struttura a scheletro completamente in profilati metallici saldati in opera che offrono elevate prestazioni di resistenza al sisma e tamponati con blocchi in calcestruzzo cellulare antisismico che offre elevata coibenza termica in poco spazio. I solai ed il tetto li abbiamo progettati con panconi in legno lamellare avvitato alla struttura in ferro, I tamponamenti interni in carton gesso così come una controparte sui muri esterni, che limitano quasi a zero le assistenze per gli impianti tecnologici. Possiamo dire di aver pensato e progettato un organismo edilizio montato a secco quindi con i vantaggi delle strutture in legno ma con la versatilità delle strutture a pilastri in cemento armato. Come grande vantaggio di questa tecnologia è la versatilità della struttura puntiforme a pilastri che offre migliore libertà di disegno e versatilità nel tempo per successive modifiche degli spazi interni, cosa che non può, se non con alcune evidenti difficoltà, per le strutture a scatola tipiche del costruire in legno, che per gli aspetti strutturali ha affinità con la più tradizionale muratura portante. Dell'edificio pilota abbiamo realizzato tre progetti con le tre tipologie costruttive scelte, tradizionale con cappotto isolante, legno e quella da noi progettata, per poterle comparare a livello di costi di realizzazione ed è emerso che la struttura in ferro risulta essere più competitiva anche sotto l'aspetto economico oltre che per la versatilità nel tempo, ovvero poter lavorare con una pianta libera. Una seconda considerazione importante è che le costruzioni in legno non risultano essere molto indicate per i climi delle pianure che al contrario della montagna sono caldi ed umidi, quindi con differenti comportamenti dilatativi e maggiori possibilità di attacco da parete di parassiti, e maggior manutenzione per le pari a vista. Nel merito ecologico possiamo affermare che l'organismo edilizio così concepito risulta essere a forte risparmio energetico infatti il consumo di energia per il riscaldamento è 30 Kw/ma/anno, molto vicino agli standard delle case passive. L'impianto di climatizzazione è in pompa di calore elettrica con sistema a pavimento radiante, la produzione di acqua calda sanitaria è con boiler i pompa di calore. L'edificio è dotato di impianto fotovoltaico da 7 KWp, predisposto per l'accumulo. A livello di riciclabilità l'edificio risulta completamente smontabili e solo la parte in carton gesso ed di isolamento in polistirene non risultano riciclabili, il resto ad esempio il ferro è riciclabile al 100% per la realizzazione di nuovo ferro il legno per derivati o altro, il calcestruzzo cellulare come materiale inerte. Il concetto che voglio esprimere per gli edifici a risparmio energetico e ecologici è "sostenibilità sostenibile" ovvero la sostenibilità ambientale deve essere anche una sostenibilità economica altrimenti sono in pochi che possono permettersi di realizzarli o acquistarli. È meglio molti edifici che consumano poco che pochi che consumano pochissimo e molti che consumano molto. Lo scopo della mia ricerca volge alla "sostenibilità sostenibile" ovvero il mio lavoro è incentrato sul cercare di costruire edifici ad energia quasi zero che siano sostenibili da un punto di vista economico. La ricerca ha portato alla definizione di un format che ho chiamato EDH 2.0 che è l'acronimo di Eco Design House, ovvero lo studio e la realizzazione di edifici che conciliano le tecniche del costruire ecosostenibile con il design sia degli interni che dell'edificio stesso ma anche dell'ergonomia dell'abitare. Progettazione in BIM La villetta è sta progettata con Revit Architecture Software per la progettazione in BIM metodologia progettuale all'avanguardia che permette un controllo del progetto in tutte le sue parti lavorando sempre in 3D e con dati come posizionamento geografico, orientamento, materiali e caratteristiche dei materiali.