Time-line progetto di Architettura (Il rapporto committente-architetto è un rapporto a tre)

Una time-line per affrontare ed approfondire l'argomento delle tempistiche del progetto di architettura vuoi che sia una ristrutturazione un nuovo edificio o un interno, una attività, argomento spesso poco chiaro per il committente. Prima di tutto bisogna sapere che il rapporto committente-architetto non è un rapporto a due bensì è un rapporto a tre, c'è sempre un terzo, sono gli enti che in alcuni progetti entrano con le loro tempistiche mai controllabili dall'architetto. Bisogna ricordarsi e sapere che alcune procedure amministrative hanno una durata anche 120 giorni (4 mesi) salvo eventuali interruzioni del procedimento, che ne allungano i tempi. Il progetto si articola in diversa fasi Fase preliminare dove il committente spiga all'architetto quello che vorrebbe ottenere e l'architetto elabora il progetto preliminare che può subire anche svariate modifiche fino ad arrivare al progetto definitivo. In questa fase in base al tipo di progetto l'architetto, o i suoi collaboratori, realizzerà il rilievo dell'esistente o del terreno in caso di nuova costruzione. Se si tratta di ristrutturazione, qualora il committente non gabbia i precedenti edilizi, l'architetto ne farà richiesta al comune di competenza, il quale li fornita in circa 30 giorni. Arrivati al progetto definitivo dovranno essere realizzati, prima della presentazione del progetto al comune di competenza i seguenti progetti: Progetto impianti Termo-Meccanici (sempre) Progetto Strutture (qualora sia intervenuto di nuova costruzione o si intervenga sulle strutture) nel caso di comuni in zona sismica sarà da richiedere anche l'autorizzazione sismica all'ente preposto con progetto specifico con un iter di circa 60 giorni. Progetto impianti Elettrici (per le nuove costruzioni o per impianti sopra i 6 KW di potenza prevista) Relazione geologica (in caso di nuovo edificio o ampliamento) Sondaggi Archeologici (in caso il terreno sia in zona con potenzialità archeologiche) [gallery ids="101,100,99" type="rectangular"] Qualora l'edificio sia vincolato o ricada in zona paesaggistica va richiesto anche il parere della soprintendenza con un iter dai 60 ai 120 giorni. Realizzato il progetto definitivo architettonico ed i progetti degli impianti possiamo presentare la pratica edilizia, completa di quanto necessario, al comune di competenza. Se la pratica è una pratica asseverata dal tecnico CIL o SCIA dobbiamo già aver individuato l'impresa esecutrice ed si possono iniziare subito i lavori, avendo preliminarmente realizzato anche la fase del progetto esecutivo, di cui parleremo dopo. Se la pratica è più complessa e richiede un Permesso di Costruire va presentato e farà il suo iter burocratico in circa 60-120 giorni. (Questo iter può comprendere anche i tempi dei pareri di cui sopra se presentati tramite SUE o SUAP) Il Progetto Esecutivo è il progetto dettagliato per la realizzazione dell'opera architettonica e comprende i particolari ed i dettagli costruttivi sia architettonici che strutturali o impiantistici. Comprende anche il computo metrico per la definizione delle offerte da parte delle imprese. Inoltre va realizzato dal coordinatore per la sicurezza in progettazione il Piano di Sicurezza e Coordinamento che è un documento che definisce le lavorazioni di cantiere e gli accorgimenti per svolgerle in sicurezza sia per il lavoratore che minimizzare i rischi verso l'esterno del cantiere. Tutte le fasi progettuali sono da realizzare in progettazione integrata, ovvero con forte interazione e coordinamento tra il progettista architettonico, l'architetto, e gli altri progettisti così da definire prima gli aspetti di interazione tra opera architettonica struttura ed impianti, in base alla complessità dell'opera potranno essere utilizzate tecnologie BIM per meglio sfruttare le risorse della progettazione integrata.